Nazionale

L'Uisp Umbria nel progetto Eurobis su sani stili di vita

Promuovere stili di vita attivi e una corretta alimentazione per i bambini e gli adulti, favorendo cambiamenti nelle abitudini quotidiane fa parte delle politiche associative Uisp.

L’obesità infantile e in età adolescenziale è un problema che ha assunto in Italia i caratteri di una vera emergenza sociale; tutti gli studi concordano nell’individuare come fattori determinanti da una parte una crescente sedentarietà e dall’altra un’alimentazione non equilibrata.

Promuovere politiche associative per gli stili di vita e la salute da parte dell’Uisp non può che partire da un’analisi di contesto, che tra gli effetti della crisi registra un aumento delle diseguaglianze nelle condizioni di accesso ai servizi e riduce le possibilità, per fasce sempre più ampie di popolazione, di mettere in atto comportamenti di promozione della salute e di prevenzione primaria.

Siamo davanti a un problema al tempo stesso sanitario, educativo e sociale, che richiede ad un’Associazione di Promozione sociale quale è l’Uisp di dare il suo contributo come soggetto promotore di diritti ed equità nella salute.

Per questo l’Uisp a livello nazionale e poi anche regionale ha ideato a partire dal 2006 una serie di campagne di sensibilizzazione indirizzate a contrastare il fenomeno e ad affermare il diritto alla salute. 

“Diamoci una mossa” è stata la prima campagna rivolta ai bambini delle scuole primarie e alle loro famiglie, basata sull’idea che la promozione del movimento e la creazione di spazi quotidiani di attività fisica non possano essere separate da uno stile di vita alimentare corretto. L’esperienza è proseguita con “Ridiamoci una mossa”, dedicata ad una strategia di mantenimento in grado di aiutare a rendere regolari i cambiamenti di stili di vita, trasformandoli in buone abitudini, e poi con  “1,2,3… mossa!” che vuole valorizzare il gruppo naturale (la classe) come forza trainante nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi.

Fino ad arrivare ad oggi con “Pronti, partenza, via!” che, a partire dal dato confermato dall’ultima ricerca su “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi” realizzata da Ipsos secondi cui, complice anche la crisi, un bambino italiano su quattro non fa moto e sport nel tempo libero, intende favorire la pratica motoria e sportiva e l’educazione alimentare dei bambini e delle famiglie.

“Il nostro obiettivo è promuovere corretti stili di vita e contrastare la sedentarietà sempre più diffusa e i suoi effetti sulla salute attraverso azioni rivolte alle varie età della vita, azioni che abbiano al centro la persona, le sue relazioni e la sua socialità - dice Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria e membro della Direzione Nazionale Uisp - siamo un’associazione nazionale, diffusa e radicata e questo è un grande valore aggiunto, da sfruttare al meglio, agendo in una logica di sistema, diffondendo e condividendo conoscenze, esperienze e mettendole in rete. Anche in Umbria, grazie alla nostra struttura associativa composta da un comitato regionale e sette comitati territoriali, siamo in grado di essere un punto di ferimento importante per le istituzioni e le comunità locali”.

E’ per questo che siamo contenti di poter dare il nostro contributo all’interno dell’importante progetto Eurobis presentato sabato 8 febbraio presso all’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia. Un progetto innovativo, interdisciplinare ed unico in Italia nella lotta all’obesità infantile in una regione come la nostra in cui il 36 per cento dei bambini umbri ha problemi di eccesso di peso, il 9 per cento di questi è in condizioni di obesità e il 27 per cento è in soprappeso” - ha aggiunto il presidente Rumori.

Il progetto Eurobis, inserito in quello già sperimentato Epode (Ensamble Prévenons l’Obésité del Enfants), sviluppato in 15 Paesi del mondo con 25 programmi, e coordinato dal professor Pierpaolo De Feo, direttore Healty Lifestyle Istitute - Curiamo, durerà quattro anni fino al 2017 e interesserà 55.000 bambini umbri dai 4 ai 12 anni, educandoli ad uno stile di vita sano, con corrette scelte alimentari, affiancate ad una regolare pratica dell'attività fisica, con il coinvolgimento del mondo istituzionale, sanitario, universitario, scolastico e sportivo umbro.

clicca qui per leggere l'articolo su "Il Giornale dell'Umbria" del 12 febbraio 2014

(dal sito Uisp Umbria)